Erasmus+ è il programma dell'Unione Europea per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport (2014-2020) che sostiene attraverso finanziamenti comunitari opportunità di studio, formazione, confronto, esperienze lavorative o di volontariato all’estero.
Il programma permette di ottenere una visione d’insieme delle opportunità di sovvenzione disponibili, mira a facilitare l’accesso e promuove sinergie tra i diversi settori rimuovendo le barriere tra le varie tipologie di progetti; vuole inoltre attrarre nuovi attori dal mondo del lavoro e dalla società civile e stimolare nuove forme di cooperazione. Ogni anno viene emesso un bando a cui possono aderire istituzioni scolastiche con progetti specifici di reciproca conoscenza con altre scuole dell’Unione Europea, formando un partenariato che condivide buone pratiche ed esperienze attraverso momenti di visita e scambio.
In linea con gli indirizzi dell’amministrazione rispetto alle Politiche per la scuola, nell’ultimo bando la scuola d’infanzia Arcobaleno di Carpi gestita dall’Unione delle Terre d’Argine, quale rappresentante dell’intero sistema educativo 0/6 anni dell’Unione, ha partecipato con un progetto denominato What’s up in education: new models for future pre-school services (Cosa accade in educazione: nuovi modelli per futuri servizi prescolastici). Insieme alla scuola carpigiana, che ha assunto il ruolo di promotore e coordinatore delle attività, sono stati coinvolti altri due partner europei, una scuola d’infanzia svedese (Öjebyn Fӧrskoleenhet) ed una slovena (Vrtec Jelka). Il progetto, presentato insieme ad altre 203 candidature è stato tra i 45 progetti approvati e finanziati con un budget complessivo per tutti i partner di 123.340 euro (poco più di 38.000 euro sono così stati destinati direttamente all’Unione). Il progetto è realizzato con il supporto delle aree del Coordinamento Pedagogico e dell’Organizzazione dei Servizi alle Scuole e qualità del Settore Servizi Educativi e Scolastici dell’Unione delle Terre d’Argine e supervisionato dall’Agenzia Nazionale Erasmus Plus.
Obiettivi generali del progetto
1. Identificare soluzioni organizzative per migliorare la qualità dei servizi pre-scolastici (ECEC) e incrementare l'accesso
2. Promuovere la partecipazione delle famiglie e della comunità nella vita dei servizi pre-scolastici (ECEC)
A questi obiettivi corrispondono alcuni risultati attesi:
- Identificare modelli organizzativi innovativi;
- Sperimentare modalità innovative e buone pratiche;
- Incrementare le competenze delle insegnanti;
- Sviluppare una rete di servizi educativi più attenti ai diversi bisogni delle famiglie e della comunità.
Attività
- Project Meetings
Sono previsiti 4 meeting di coordinamento aventi ciascuno un focus specifico. L’ultimo meeting è di valutazione finale dell’intero progetto. - Job Shadowing
Si tratta di un periodo di mobilità ed interscambio che offre a 12 insegnanti di ciascun partner l’opportunità di lavorare (per 8 giorni) presso i servizi educativi degli altri Paesi partner. L’obiettivo è quello di individuare ed “importare” buone pratiche e soluzioni/modalità/modelli innovativi che saranno oggetto di sperimentazione all’interno del proprio contesto educativo. - Sperimentazioni locali di buone pratiche
Le sperimentazioni riguardano le buone pratiche osservate negli altri Paesi che vengono così trasferite e adattate al proprio contesto socio-educativo, al fine di mettere in campo soluzioni organizzative più funzionali, capaci di agevolare l’accesso ai servizi 0-6, incrementare la qualità dei servizi stessi e promuovere forme attive di partecipazione delle famiglie e della comunità. - Seminari locali
In concomitanza con le sperimentazioni locali, sono previsti seminari e momenti di incontro rivolti a tutta la cittadinanza: non solo insegnanti, educatori e famiglie dei bambini frequentanti i nidi e le scuole d’infanzia dell’Unione, ma tutti coloro interessati a contribuire al miglioramento della qualità dei servizi 0-6 del territorio.
Il progetto in sintesi
Si sono susseguiti tre meeting di coordinamento a novembre 2016, marzo e giugno 2017, rispettivamente in Italia, in Svezia e in Slovenia, finalizzati alla conoscenza dei partner, all’approfondimento dei modelli educativi e degli aspetti organizzativi dei servizi prescolastici, al confronto sul tema della partecipazione delle famiglie e della comunità. Nel corso dei meeting è stata anche pianificata l’attività cardine del progetto: il job shadowing. Questo periodo di mobilità ed interscambio, che vede coinvolte 12 insegnanti di ogni partner, è articolato in tre diversi periodi, tra settembre e novembre 2017. L’obiettivo di questo confronto e scambio sinergico è quello di osservare ed individuare modalità innovative e buone pratiche da “importare” e sperimentare nella seconda metà di questo anno scolastico, coniugando innovazione/cambiamento e caratteristiche del contesto di appartenenza. Il 17 settembre scorso ha avuto inizio l’esperienza di job shadowing in Svezia: un’occasione preziosa per le insegnanti che hanno preso parte allo scambio per conoscere ed osservare sul campo una nuova realtà educativa. Successivamente, dall’8 al 15 ottobre le nostre scuole d’infanzia hanno accolto un gruppo di insegnanti slovene e svedesi, mentre dal 12 al 19 novembre il job shadowing si è concluso in Slovenia. Lo step successivo è stato quello di raccogliere le modalità e le pratiche più sostenibili da integrare a quelle già in campo nei nidi e nelle scuole d’infanzia dell’Unione Terre d'Argine. Le sperimentazioni locali di buone pratiche hanno permesso di coniugare osservazioni e riflessioni emerse durante il job shadowing con l'esperienza e la pratica educativa nella quotidianità, in una prospettiva di cambiamento migliorativo. Contestualmente, sono stati organizzati seminari locali, rivolti alla cittadinanza, nell'idea di mantenere alta l'attenzione sulla qualità dei servizi educativi, in quanto bene comunitario su cui si fonda una comunità educante.
Le attività realizzate, i materiali prodotti e i risultati conseguiti sono disponibili sul sito del progetto.